Nell'attesa dei decreti attuativi dell'assegno unico e universale, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge che introduce un assegno temporaneo, per i figli minori, fino al 31/12/2021, destinato alle famiglie che ad oggi non hanno diritto a percepire ANF. Per accedere all'assegno temporaneo, detto "assegno ponte" bisogna avere un ISEE familiare non superiore a 50 mila euro, ed è legato al numero di figli. L’importo dell’assegno unico per i figli dipende dal numero di figli e dalla situazione economica della famiglia certificata con l’Isee, cala al crescere dell’Isee e si azzera oltre i 50 mila euro. Ad esempio con un Isee fino a 7 mila euro si avrà diritto a un assegno di 167,5 euro a figlio nei nuclei fino a 2 minori, importo che sale a 217,8 euro con almeno tre figli. Questi importi spettano pienamente per un Isee fino a 7 mila euro, si dimezzano a 83,5 euro intorno ai 15 mila euro di Isee e calano a 30 euro al mese a figlio dai 40 mila euro di Isee fino a 50 mila euro; oltre, si azzerano, inoltre l’importo dell’assegno è sempre maggiorato di 50 euro in caso di figli disabili. In questa fase transitoria, da luglio a dicembre 2021, l’assegno unico per i figli è destinato alle famiglie escluse dagli assegni familiari, percepiti invece dai lavoratori dipendenti. Si tratta di famiglie molto eterogenee: soggetti inattivi, percettori di Reddito di Cittadinanza, lavoratori autonomi, ma anche dipendenti oggi tagliati fuori dagli assegni per ragioni di reddito familiare. In attesa del nuovo regime, che farà pulizia di detrazioni e assegni, aumentano già dal mese di luglio 2021 comunque gli importi spettanti a titolo di ANF ai lavoratori dipendenti. Su base mensile l’incremento stimato è pari a: una maggiorazione di 37,50 euro al mese per figlio nel caso di famiglie con uno o due figli e 55 euro in più per figlio per quelle con 3 o più figli. L’assegno non concorre a formare la base imponibile dell’Irpef.